
E dunque, nessuno si scandalizzi se un po' di sana satira e un pizzico d'ironia saranno gli ingredienti dei contenuti di 'A muschitta. Nessuno qui desidera scagliare la prima pietra, ma se pietre saranno scagliate almeno con esse si fabbrichi la solidità di un tessuto sociale lacerato negli anni, travolto dalle contese per i privilegi di pochi e l'impoverimento di molti.
E tu, lettore che poserai i tuoi occhi su queste quattro paginette, non perdere il tuo tempo a pensare chi possa averle scritte, ma rifletti su questo: un popolo muore se rinuncia a capire che la sovranità delle scelte risiede in esso, e muore una seconda volta quando potendo cambiare le cose non le cambia o le cambia in peggio.
Qui sta la forza delle parole: aprono gli occhi sulla verità, magari sulla più dolorosa, ma generano idee, e sono poi esse a trasformare il mondo che ci sta attorno. E se ti chiedi, tu che adesso leggi, cos'è la verità, non ci sono dubbi: essa è figlia dei fatti.
E perciò, mentre questa carta punge e desidera rivelare il vero, ti auguro una lettura attenta e una riflessione serena, scevra da noia o da rancore.
Mi firmo e sono 'A muschitta